giovedì 24 febbraio 2011

UN PROGETTO MOLTO BELLO

CUORE DI MAGLIA



UN ASSOCIAZIONE MOLTO BELLA  nata cosi'


(ho trovato questa intervista sul web e ve la trascrivo come e' stata scritta perche' serve per fare conoscere come e' nata questa associazione per me meravigliosa che trasforma i nostri Hobby le nostre passioni in lavori utili )





Quante volte ci siamo arrabbiate per aver commesso un errore. Sono convinta però, che dopo aver letto quest’intervista inizierete a guardare gli errori con occhi diversi.
Da uno sbaglio infatti è nata l’Associazione Cuore di Maglia, che oggi al suo quarto compleanno ha consegnato parecchi pacchi pieni di mini coperte, scarpine, berretti e vestiti. A chi? A molti reparti di Neonatologia in Italia dove i bambini prematuri lottano per la vita e ai quali fa bene potersi riscaldare con l’amore di cui sono intrise queste creazioni.
Ho fatto due chiacchiere con Laura Nani Bertetti, presidente dell’associazione, che mi ha presentato Cuore di Maglia e parlato del loro impegno.
-Laura ho letto che Cuore di Maglia è nata da un errore. Ci racconti cos’è successo?
Ho sempre avuto la passione della maglia. Tempo fa stavo confezionando un paio di scarpine per la bimba di un’amica. Ma qualcosa non ha funzionato e mi sono ritrovata fra le mani una scarpina minuscola. “Questa andrebbe bene a un prematuro, mi sono detta, non a una bambina di quasi 4 chili!”. Da lì, l’illuminazione. Da tempo mi trovavo con le amiche una volta alla settimana per lavorare a maglia, nel knit Cafè. Ho parlato con loro e da lì è partito tutto.
-Da allora sono passati quattro anni, come si è evoluta Cuore di Maglia in questo periodo?
Una settimana dopo avevamo già il marchio e il sito internet che ci ha permesso di avere una grande visibilità. Moltissime donne si sono messe in contatto con noi e sono nati dei veri e propri gruppi di lavoro in tutta Italia. Siamo partite in 5, ora siamo più di 100. Abbiamo trovato dei fornitori di lana, abbiamo contattato le Terapie Intensive Neonatali e abbiamo chiesto un incontro.
-Come è stata accolta inizialmente la vostra proposta dalle TIN?
Beh, all’inizio con grande sorpresa. Non è di tutti i giorni e non siamo più abituati ad avere qualcosa in regalo e senza nulla in cambio, molti si chiedevano “Ma Cosa c’è Sotto?”. Sotto ci siamo noi, tante donne che trovano il tempo di far fruttare la loro passione per ferri e gomitoli. I medici e tutto l’organico degli ospedali ci accoglie sempre con grande gioia e noi siamo orgogliose e felici di questo. Le nostre visite in reparto durano al massimo mezz’ora, e spesso c’è anche il tempo di un caffè e una fetta di torta, preparata per noi dalle infermiere.
-Esattamente che articoli confezionate da donare poi alle TIN e chi li prepara?
Abbiamo cominciato con le copertine, i cappellini e le scarpine, per le quali abbiamo coniato l’unità di misura Mezzo Pavesino. Poi sono venuti i Sacchi Nanna, veri e propri articoli “di punta” della nostra produzione. Sono dei bozzoli caldi dove il neonato in incubatrice si sente contenuto e scaldato, e abbiamo inventato numerosi modelli, che coniugano anche le esigenze del reparto, per esempio, un buchino al fondo per far passare i tubicini delle terapie. In più, anche chi cuce ha trovato modo di dare una mano a Cuore di Maglia, facendo per noi i MiniBodyBù, microscopici body colorati da indossare per le risonanze magnetiche o durante le visite. Ne abbiamo fatti di natalizi davvero graziosi. Siamo molto rigorose e i capi devono arrivare a noi in condizione perfette, data la delicatezza della loro destinazione. Devo dire che le cose che smistiamo sono davvero dei capolavori, anche nel packaging, veline colorate e tante letterine che conservo gelosamente, tutte.
-Perché secondo voi è così importante che i bambini nati pretermine possano usufruire dei vostri prodotti?
Da qualche tempo nei nostri ospedali si applica la Care, il termine inglese che indica l’insieme dei gesti e delle procedure volte a migliorare il più possibile la permanenza in reparto, che può essere anche molto lunga, e per dare al bambino e ai genitori una sensazione di normalità, anche se non è la parola più adatta. I genitori vedono il loro piccino con un ‘Ape Cuffia, con tanto di pungiglione, e magari, benchè preoccupati, riescono a trovare la forza di sorridere e di sperare.
-I vestitini che sono stati utilizzati per un bambino rimangono a lui per continuare il percorso anche dopo le dimissioni o vengono messi a disposizione di altri bimbi?
Inizialmente rimanevano in reparto. Poi moltissimi genitori hanno manifestato il desiderio di portarsi a casa la prima copertina o il primo cappellino del loro piccolo. Così, con gli Ospedali più grandi di Milano e Torino abbiamo programmato consegne fisse mensili. Ma in qualunque momento, in base alle necessità, basta una telefonata e nel giro di due giorni parte un pacco pieno di tenerezze.
-Chi volesse realizzare e inviarvi del materiale deve essere iscritto all’associazione?
Tendenzialmente sì, ma non è obbligatorio. Il tesseramento è una fra le pochissime fonti di finanziamento che ha Cuore di Maglia. Abbiamo scritto diversi libri di schemi che mandiamo in pdf dietro una piccola offerta. Certo, se avessimo molti più tesseramenti sarebbe meglio, ma non vogliamo incidere sui bilanci famigliari. Una volta ci hanno detto “Mai visto un’associazione di volontariato che non chiede soldi”. Ecco, siamo noi.
-La pelle dei bambini prematuri è estremamente delicata, che tipo di filati utilizzate?
Il nostro preferito è il cashmerino, merinos e cashmere, che dà la giusta consistenza, morbidezza e calore. Con la bella stagione sperimentiamo poi diversi filati, dal cotone biologico, al bambù, alla soia, alla fibra di latte. Utilizziamo solo filati nuovi, non disfatti da altri capi, dei quali possiamo sapere con certezza la composizione. Assolutamente bandito l’acrilico. Molti filati ci vengono regalati dalle filature del Biellese, e molti li acquistiamo, saccheggiando mercati e aste online alla ricerca dell’offerta migliore. E dei filati migliori.
-Quali progetti avete in cantiere per il futuro?
Essere dove c’è bisogno di noi. Ultimamente lanciamo dal sito diverse Operazioni. Per esempio, l’Operazione Principessa: una bimba era stata abbandonata in Ospedale dai genitori e non aveva nulla. Le abbiamo confezionato un corredino degno di una principessa, che si è portata a casa, adesso che ha trovato una mamma e un papà. Oppure l’Operazione IsolaCheNonC’è. Abbiamo fatto 68 cappelli di Peter Pan, verdi e con tanto di piuma, da regalare ai bambini ricoverati in una casa di accoglienza per bambini oncologici. E’ stata una grandissima emozione e tutte, da ogni parte del nostro Paese, hanno risposto con grande entusiasmo. Molte case famiglia ci stanno contattando in questi giorni per avere dei corredini. Il nostro progetto è esserci, come dico spesso, Cuore di Maglia c’è.
-Chi volesse collaborare con voi ed essere sempre informati sulle vostre iniziative, dove può trovarvi?
La nostra sede è ad Alessandria, in via XXIV Maggio 15 e siamo aperte ogni martedì e ogni giovedì pomeriggio alle 15 alle 18,30. E l’ultimo sabato del mese Open Day, dalle 10 alle 18, 30. Per seguire le nostre attività e le nostre Operazioni si trova tutto sul sito www.cuoredimaglia.it e abbiamo anche una pagina Facebook.
Da mamma di un bambino prematuro non posso che apprezzare iniziative come queste, perché la prematurità purtroppo è ancora poco conosciuta anche se in aumento.
Allora sferruzzatrici del web vi abbiamo convinto?
Forza al lavoro!
Ringrazio di cuore Laura per il grande impegno di Cuore di Maglia e per il tempo che mi ha concesso.
Linda