martedì 23 ottobre 2012

NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE

La mia amica Michy che e' appena stata in fiera a Vicenza mi ha parlato di questa nuova  tecnica per ricamare che lei subito ha fatto sua perche lei deve provare tutto e di piu' cosi' ha incuriosito anche me  e sono andata a vedere di cosa si tratta ....  


Punchneedle


è una tecnica che negli ultimi tempi si è conquistata le luci della ribalta, grazie soprattutto alla sua semplicità e rapidità di esecuzione





Il punchneedle è una tecnica che nonostante sia diventata di moda negli ultimi anni, ha alle spalle una storia sorprendentemente antica. Infatti le sue origini risalgono al XVII secolo e nasce in seno ad una piccola comunità di russi ortodossi trasferitisi negli Stati Uniti.
Durante il regno di Pietro il Grande (XVII sec.) la Chiesa Russa Ortodossa visse un periodo di grandi cambiamenti che non tutti accettarono. Gli oppositori subirono una dura repressione, vennero confinati in zone periferiche della regione russa e alcuni di loro furono costretti ad emigrare in altri Paesi, meta preferita gli Stati Uniti dove formarono alcune piccole comunità piuttosto ristrette e chiuse.
Ed è proprio in queste piccole comunità che la tecnica del punchneedle, utilizzata soprattutto per creare abbellimenti e decorazioni per gli abiti, si è tramandata fino ad arrivare ai giorni nostri.




Cosa serve e come si presenta il lavoro? Prima di tutto possiamo dire che non si tratta di un ricamo a fili contati ma anzi è più simile al ricamo di tipo tradizionale (quello che si realizza ad es. a punto erba, punto lanciato etc), il disegno è stampato direttamente su di una stoffa solitamente in cotone a trama molto fitta e compatta.
Si lavora dal rovescio e questa è forse la sua particolarità: il lavoro finito lo vedete soltanto voltando il ricamo. L'aspetto finito del lavoro ricorda forse un po' quello dei tappeti con un piacevole effetto "rilievo".

Il materiale necessario per realizzare questo ricamo consiste in:
-un ago per punchneedle
-un telaio con pinza con un supporto a scodella
-un tessuto di fondo ( che può essere di cotone, di seta, di lana…..a seconda dei gusti e del lavoro che desiderate realizzare
-del filo da ricamo per realizzare il disegno; va bene qualsiasi tipo di filo: è sufficiente che scorra all'’interno dell’ago! Potete utilizzare cotone tipo moulinè, filo di seta, filo di lana, addirittura nastri molto sottili, insomma quello che avete a disposizione in casa farà al caso vostro!
-un paio di forbici piccole ed affilate da ricamo per tagliare i fili vicino alla superficie che state lavorando. Più piccola e precisa è la forbice e meglio sarà!














 Gli aghi (punzoni) -
Gli aghi sono l'attrezzo più "strano" che serve per questo lavoro. Se ne trovano di vari tipi ma fondamentalmente sono costituiti da un corpo centrale dentro al quale passerà il filo, dalla punta in metallo fornita di una cruna (dalla quale dovrà uscire il filo) e da un sistema di distanziatori che servono per determinare la "profondità" del punto che andremo ad eseguire. Quasi sempre in dotazione con gli aghi è fornito il "threader" (infila-aghi), attrezzo fondamentale per poter preparare l'ago al ricamo. Laddove non fosse fornito con l'ago va acquistato separatamente





La tecnica è davvero molto semplice: è composta da un solo punto!
Il filo inserito all'’interno dell’ago cavo penetrerà nel tessuto formando gli anelli, che riempiendo il disegno quasi come se si trattasse di un dipinto daranno vita ad un lavoro originale e piacevole anche al tatto!





Agendo sulla profondità potremmo ottenere ricami con parti in vario spessore, ad esempio un fiore ricamato con maggior profondità risulterà in rilievo rispetto allo sfondo ricamato con uno spessore minore.
Gli aghi sono di 3 misure differenti, a seconda della grossezza e possono essere usati:

il più fine con 1 o 2 capi di mouliné (anche mouliné tinti a mano), o con il perlé num. 12
il medio con 3-4 capi di mouliné, o con perlé num. 8 (e filati equivalenti)
il più grande con 5-6 capi di mouliné, perlé num. 5 (e filati equivalenti)




Stoffa
Come abbiamo detto il ricamo è stampato direttamente sulla stoffa: molti degli schemi che si possono acquistare hanno già appunto la stoffa stampata al loro interno. Altrimenti si può usare la tecnica del decalcabile per riportare un disegno di nostra scelta sulla stoffa che andremo a ricamare

Telaio
L'uso del telaio è necessario, non si può lavorare senza:   Scegliete con attenzione la grandezza del telaio: il ricamo che farete dovrà essere interamente contenuto nel diametro del telaio stesso.

 
 
 

Filati -
Per i filati ci si può sbizzarrire, non ci sono limiti alla fantasia! Si può usare il classico mouliné, ma
si può anche divertire con gli sfumati (ideali per sfondi, petali di fiori ) 
La cosa importante è sempre abbinare il giusto spessore del filo (o il giusto numero di capi di filato) all'ago giusto,





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